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Bradisismo
Il termine bradisismo, il fenomeno vulcanico che caratterizza Pozzuoli, è composto da due antichi termini greci, bradiùs (lento) e seismòs (movimento), ed indica un lento movimento di sollevamento e abbassamento del suolo.
I fenomeni di variazioni del livello del suolo, tipici del bradisismo, sono ben visibili sulle colonne del Macellum, il mercato coperto di epoca romana, costruito presso il porto di Pozzuoli e conosciuto erroneamente anche come Tempio di Serapide o Serapeo.
Salendo e scendendo rispetto al livello del mare, le colonne del macellum puteolano, nel corso dei secoli, hanno vissuto i diversi movimenti del suolo, trasformandosi in un perfetto termometro del bradisismo puteolano.
Sulle tre colonne più alte del Macellum, sono infatti visibili una grossa quantità di fori dovuti alla presenza di litodomi, piccoli molluschi marini che producono acido cloridrico che attacca il calcare e lo buca.
La presenza dei litodomi testimonia che il Macellum, costruito sicuramente in terra ferma nel secondo secolo dopo Cristo, per un successivo abbassamento del suolo, è rimasto a lungo sommerso dal mare.
Recenti studi attribuiscono il fenomeno del bradisismo di Pozzuoli, alla presenza di una massa di magma a tre chilometri di profondità, nelle visceri del vulcano Solfatara.
Risalendo verso la superficie, la materia incandescente comincia a solidificarsi, le parti più pesanti scendono verso il fondo mentre le parti più leggere e ricche di gas salgono in alto facendo aumentare la pressione interna che spinge verso l'esterno.
La più importante crisi di bradisismo, Pozzuoli l'ha vissuta nel 1500, quando una tremenda eruzione distrusse l'intero villaggio di Tripergole e portò alla formazione di Monte Nuovo, una collina originata dai materiali eruttati.
In tempi più recenti, fenomeni di bradisismo si verificarono nel 1970-72 e nel 1982-84.
Il sollevamento complessivo del suolo di 3,50 metri e oltre 10.000 scosse sismiche, resero necessario l'evacuazione del Rione Terra, dell'area portuale e di parte del centro storico cittadino e il trasferimento di circa 30mila puteolani, trasferiti nei nuovi quartieri di Toiano (sorto per fronteggiare la crisi del '70) e di Monteruscello (sorto a seguito della crisi degli anni '80).
Oggi moderne strumentazioni e verifiche continue, controllano costantemente il territorio flegreo che non evidenzia alcuna situazione di pericolo.