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Rione Terra
A Pozzuoli, come dichiarato dal giornalista Alberto Angela, c’è un luogo dove i capitoli della lunga storia di Pozzuoli, si sono sovrapposti come pagine di un libro. Quel luogo è il Rione Terra.
Le diverse popolazioni che qui si sono succedute, hanno infatti sempre costruito le loro abitazioni e botteghe, sulle precedenti mura esistenti. A dimostrazione di ciò, il Duomo di Pozzuoli, costruito sulle mura dell'antico Tempio di Augusto, che a sua volta, inglobava templi precedentemente costruiti.
Sede dal 194 a.C. della prima colonia romana dell’antica Puteoli, la rocca tufacea puteolana nel Medioevo, prese il nome di "Terra", toponimo legato all'uso marinaresco di indicare col nome "terra" il luogo dove si viveva, in contrapposizione al mare che era il luogo dove i pescatori lavoravano.
Nel corso dei secoli il Rione Terra ha vissuto periodi di stabilità alternati a periodi di radicali cambiamenti, dovuti alle molteplici “distruzioni e ricostruzioni” avvenute.
In epoca moderna il quartiere cominciò una fase di lenta e graduale crisi, legata ai fenomeni di bradisismo. Crisi che culminò il 2 marzo del 1970 quando l'intensificarsi degli sciami bradisismici, determinò l’evacuazione del Rione Terra.
Terminata la fase d'emergenza, nel 1993 sono iniziati i lavori di recupero del Rione Terra.
Una serie di scavi archeologici ed il restauro degli edifici presenti, hanno iniziato a riportare alla luce interi settori dell'antico contesto romano, come le strutture in tufo del “Capitolium” e quelle in marmo del Tempio di Augusto.
Nel 2002 è stato inaugurato un suggestivo percorso archeologico sotterraneo (ampliato nel 2004) che inizia dall'ingresso di largo Sedile di Porta. Dopo la visita ai locali sotterranei di palazzo Migliaresi, l'itinerario si sviluppa lungo un ampio "decumano" (via principale), su cui si affacciano le tabernae (botteghe). Tale decumano, si interseca con uno stretto cardine (via secondaria).
La visita archeologica prevede la discesa ai livelli sotterranei della città antica dove è visibile un antico "pistrinum" (panificio) con ancora le macine in pietra vulcanica, adoperate per il grano. Al disotto del pistrinum, una scala conduce agli "ergastula", piccoli ambienti scavati nel tufo, dove vivevano gli schiavi che lavoravano nel "pistrinum".
A far data dal 2020, il percorso archeologico sotterraneo del Rione Terra, quasi tutto perfettamente conservato, rende l’idea di cosa era questo territorio 2000 e più anni fa. Gli ambienti venuti alla luce, unitamente alle restanti testimonianze ancora in fase di scavo, fanno di questo luogo, uno tra i più grandi parchi archeologici urbani esistenti nel mondo.
Rione Terra : Largo sedile di porto