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Monte Gauro
Il complesso montano del Gauro, dal greco "gauros" ossia maestoso, è un massiccio vulcanico formatosi circa 10mila anni fa.
Alto 330 metri, si affaccia sul golfo di Pozzuoli, offrendo una vista che arriva fino al lago Patria.
Delimitato a ovest dalla via Provinciale Campana e sud dalla piana del Rione Toiano, il massiccio montano è diviso in tre versanti che circondano il cratere vulcanico del Gauro, noto come il "Campiglione".
Monte Sant'Angelo sul versante occidentale, Monte Corvara sul versante settentrionale e Monte Barbaro sul lato meridionale, sono le tre vette presenti nel complesso del Gauro.
La presenza di resti di antiche cisterne dell'acqua, risalenti all'epoca romana, e i ruderi di due chiese medievali, titolate al Cristo Salvatore e site su Monte Barbaro e Monte sant'Angelo, caratterizzano il territorio che si presta per escursioni sia naturalistiche che storico-archeologico.
Il territorio è popolato da uccelli come capinere, cinciallegre, e pettirossi, ed animali come volpi, donnole, ghiri e talpe.
Una folta vegetazione, con vaste estensioni di castagneto e acero campestre, caratterizza il versante nord del massiccio montuoso del Gauro che presenta invece, sul versante sud, folti cespugli di ginestra. Sul versante ovest trovano poi spazio, piante di cisto, mirto e lentisco, tipiche della macchia mediterranea.
Particolare attenzione merita la coltura della vite, risalente all’antica Cuma, che dopo un periodo di abbandono, fu ripresa nel Medioevo da una comunità di monaci, generando una ricca produzione di vino falanghina e piedirosso.
Vigneti che a metà dell’Ottocento, resistettero anche alla “fillossera della vite”, che distrusse i vitigni di tutta l’Europa, tranne quelli flegrei, salvi grazie alla natura vulcanica del territorio.
Dal 1966 il fondo del cratere vulcanico ospita il Carney Park, un'area ricreativa di circa cento ettari dell’esercito USA, attrezzata con piscine, campi da golf, calcio, baseball, basket, tennis.
Monte Gauro : Via Campiglione