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Villa Cardito
In via Carlo Rosini, tra il cinema Sofia ed il monumento dedicato ai Caduti sul Lavoro, è possibile ammirare la Villa Cardito conosciuta anche come l'ex Caserma dei Carabinieri.
L'edificio nella seconda metà dell’Ottocento, fu adibita ad albergo con il nome "Hotel Grande Bretagne" e successivamente, fino al 1983, a sede della locale caserma dei Carabinieri.
L'intero edificio ed il grande giardino presente, che facevano parte della "mensa vescovile" di Pozzuoli, nel 1568 divennero proprietà del principe di Cardito, Ottaviano Loffredo, che raccogliendo l'invito del vice Don Pedro de Toledo, (rilanciare la città dopo l'eruzione del Monte Nuovo), rese il complesso un luogo accogliente con giardini e fontanine poste nei viali.
Successivamente il complesso divenne di proprietà del principe Luigi di Borbone, e ad inizio 1900, trasformato nell' albergo Hotel Grande Bretagne.
Negli anni sessanta, il vescovo Castaldo aquistò i grandi giardini della Villa Cardito, e su questi fece costruire il complesso dell’Educandato di Maria Immacolata.
Successivamente la struttura, fino al 1983, divenne sede della locale Caserma dei Carabinieri.
Oggi una lapide posta sull'edificio, ricorda Salvatore Morelli, più volte deputato e promotore di iniziative a favore dell'emancipazione della donna, che qui albergò.
Villa Cardito : Via Carlo Rosini
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