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Agnano Pisciarelli
La zona occidentale del cratere di Agnano, compresa nei confini del Comune di Pozzuoli, è nota col popolare toponimo di "Agnano Pisciarelli", per lo sgocciolio delle numerose sorgenti termali.
L’attività vulcanica di questo territorio ha caratterizzato tali luoghi fin dall’antichità ed il fenomeno delle fumarole, evidenzia la natura vulcanica della zona che ha anche un significativo interesse naturalistico.
Intorno alle fumarole è presente infatti, un'alga unicellulare vivente nelle fumarole nonostante le condizioni di acidità e di temperatura estreme. Un organismo presente in Europa solo in quest’area e nella vicina isola d'Ischia.
A differenza del toponimo Pisciarelli, l'origine del nome Agnano si presta a più ipotesi. Nel Cinquecento si formulò l'ipotesi che il nome derivasse da "anguignano" (dal latino anguis, "serpente") in quanto il lago era infestato da rane e serpi. Successivamente si ipotizzò che il toponimo originario fosse Angulanum (luogo a forma di angolo) e che nel corso del tempo si sia poi trasformato, nell'attuale nome di Agnano.
L'area, già nota al tempo dell'antica Roma, che sfruttò le ricchezze naturali presenti realizzando grandiose terme, nel corso dei secoli ha vissuto alterne fortune.
Dai fasti di Roma imperiale all'infelice idea, nel 1450, di trasferire in questo luogo la macerazione della canapa e del lino che portò inquinamento e malaria, dalle opere di bonifica del territorio di fine '800 alla caotica urbanizzazione iniziata negli anni '70.
Oggi Agnano Pisciarelli vive i problemi di un quartiere che, abitato da circa tremila persone, ha da migliorare soprattutto in tema di trasporti urbani e dissesto idrogeologico.