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Solfatara
La località "Solfatara" si estende tra il Santuario di San Gennaro e la stazione ferroviaria "Pozzuoli-Solfatara" delle Ferrovie dello Stato, sita a pochi passi dall'Anfiteatro Flavio.
Il nome di questa località è legato alla presenza in loco, del vulcano Solfatara, l'antico cratere vulcanico, attivo ma in stato latente, che ancora oggi mostra i tipici fenomeni delle fumarole sulfuree, delle mofete e dei getti di fango.
L'area ha un forte richiamo turistico, scientifico e religioso ed è caratterizzata non solo dalla presenza del vulcano Solfatara, ma anche da antiche testimonianze archeologiche e religiose.
Subito dopo il complesso militare dell'Accademia Aereonautica, è sito il noto santuario di San Gennaro, costruito, secondo la tradizione, dove nel 305 d.c., avvenne la decapitazione del vescovo Gennaro, poi eletto patrono di Napoli. presso il luogo dove venne decapitato l’omonimo martire cristiano nel 305 d.c.
Poco distante dal santuario, vi è un grosso complesso edile, oggi abbandonato, sede in passato del Tubercolosario Militare del Sovrano Ordine Militare di Malta (SMOM), risalente agli anni della prima Guerra Mondiale.
Continuando lungo via Solfatara, poco distante dal "Palazzetto Dello Sport A. Errico" , è sito il Parco Archeologico che si estende lungo l'antica Puteolis-Neapolim, la strada che collegava Pozzuoli con Napoli. La parte iniziale dell'area, è oggi sovrastata dal cosidderro “Ponte Copin”, il ponte che immette nell'arteria stradale a scorrimento veloce, costruita negli anni 90.
Nota curiosa dell'area, la presenza in via Solfatare, subito dopo il ponte della stazione ferroviaria di Pozzuoli-Solfatara, della casa dove è cresciuta e trascorso gran parte della sua giovinezza puteolana, la celebrata attrice Sofia Loren.